Pelli, sono di nuovo qui!
È vero, la mia pelle avrebbe dovuto incontrarvi prima, senza aspettare che finisse il 2023, l’avevo promesso. Ma non si può mai sapere cosa succederà, e c’è sempre tempo per stressarsi, e così con voi ho deciso di non farlo, mai.
Ho aspettato una sera inoltrata di inizio gennaio per scrivervi.
Pelle Atopica voleva arrivare in un momento di calma e dedicarvi del tempo, conscia che l’unica cosa che potesse desiderare - ancora e ancora - è condividere con voi dei fastidi. Immancabili anche ad inizio anno, soprattutto ad inizio anno. Neanche detto, è già il 2024 inoltrato.
E intanto mi chiedo: chissà come hanno vissuto le vostre epidermidi questi giorni iniziatici e quelli appena passati: i progetti nel cassetto (se ci sono - non è obbligatorio), le delusioni lasciate alle spalle o dirompenti ancora nel presente, le speranze senzatetto (il cinismo non aiuta a fare le rivoluzioni).
Ma soprattutto quali sono i pruriti che vi portate addosso nel 2024?
Cosa mi ha toccato questo mese, diviso per strati:
🖐🏻🌍 Cop28. Parole, opere e omissioni
🖐🏻📹 Estetiche. Da ‘La Chimera’ a TikTok
🖐🏻🖥️ AI AI AI
🌍 Cop28. Parole, opere e omissioni
198 Paesi si sono riuniti alla COP28 di Dubai (30.11- 13.12, 2023) e hanno sottoscritto il primo Global Stocktake (inventario globale).
Il documento fa il punto sui progressi fatti fino a oggi in direzione degli obiettivi dell'Accordo di Parigi e propone nuove azioni per contrastare la crisi climatica (Fonte: CMC)
A cosa serve il Global Stocktake?
» Per fare il punto sullo stadio di avanzamento delle politiche climatiche e a ricalibrare i piani d’azione nazionali o NDCs (Nationally Determined Contributions) che periodicamente, ogni 5 anni, gli Stati devono consegnare.
Un risultato storico? In effetti, per la prima volta si parla di combustibili fossili
ANALISI DEL TESTO, del Global Stocktake:
Calls on: nel testo compare un invito alle parti nella direzione di una transizione per l’abbandono dei combustibili fossili;
Transitioning away: il rifiuto categorico dei combustibili fossibili (il phase-out verso cui erano schierati 130 Paesi) è stato sostituito nel documento finale con quest’espressione più calmierata;
Si trova un riferimento alla scienza, al grado e mezzo come limite da non superare (Accordi di Parigi) e alla neutralità climatica (abbandono dei combustibili fossili) da raggiungere entro il 2050;
Confermati alcuni obiettivi: triplicare le rinnovabili, raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030 ed entro la stessa data ridurre la produzione di energia elettrica generata da carbone.
FIN QUI TUTTO OKAY, MA SI PARLA ANCHE DI…
Cattura e sequestro della CO2 (a vantaggio degli interessi dell’industria Oil & Gas)
» il direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), Fatih Birol, ha definito questa soluzione una fantasia, su larga scala.
» il testo riporta che questa pratica sarà utilizzata nei settori le cui emissioni sono difficili da abbattere (hard-to-abate), quindi l’industria pesante (acciaio, cemento, alluminio). Viene citato anche l'idrogeno a basse emissioni, ovvero anche quello blu, la cui anidride carbonica in fase di produzione viene assorbita da impianti CCS - Carbon Capture and Storage (a oggi non efficaci).
Un utilizzo di carburanti a basse emissioni (come i biocarburanti) e di combustibili di transizione (ovvero il gas). È riportato anche un impegno a ridurre le emissioni di metano, ma senza obiettivi concreti nero su bianco.
Temi non trattati, rimandati al prossimo anno, alla COP 29 a Baku (Azerbaijan): adattamento, finanza climatica, loss & damage, altre iniziative di mitigazione, agricoltura e sistema alimentare, mercati dei crediti di carbonio e il loro ruolo nel conteggio delle emissioni, rapporto tra crisi climatica e minoranze, equità della transizione.
» Source: Valigia Blu
Per oltre 30 anni le conferenze sul clima delle Nazioni Unite non hanno mai parlato in modo esplicito di come contrastare la crisi climatica, a partire dal progressivo abbandono dei combustibili fossili.
In questo senso un risveglio storico è avvenuto, ma le politiche nazionali hanno un ruolo decisivo.
Nei Piani Nazionali Intergati per l’Energia e Clima (PNIEC), anche l’Italia è tenuta a rivedere i suoi obiettivi. È tempo di nuove politiche del lavoro, nuove politiche industriali e nuove politiche sociali.
📹 Estetiche. Da ‘La Chimera’ a TikTok.
Amore viscerale per l’ultimo film di Alice Rohrwacher, ‘La Chimera’.
» Per approfondire: un’intervista vitale e un articolo con qualche spoiler.
Solo uno sguardo poetico è capace di restituirci tutto questo e farci ritrovare un’unità misteriosa della vita, che proprio ai confini della struttura sociale, tra personaggi spaesati e marginali è possibile ritrovare. - La Fata Morgana
E da un’estetica connessa con l’intorno del mondo, arriviamo alle immagini di TikTok.
Grazie alle ultime newsletter di
ho scoperto nuovi trend e nuove parole. Leggetela, ne vale davvero la pena. Mai sentito parlare del Millennial Pink, di adultescenza o dell’hashtag #girlmath? » Recuperate subito :)Qui un assaggio preliminare:
La girlification di internet, ovvero la nuova ondata di contenuti virali basata sulla costruzione di nuove estetiche femminili, è il perfetto esempio di come l’infantilizzazione di genere sia diventata un tema ricorrente, oltre che un inesauribile fonte di tendenze.
🖥️ AI AI AI
In 2020, we launched The Human Error Project: AI, Human Rights, and the Conflict Over Algorithmic Profiling, because we believed that - in a world where algorithmic profiling of humans is so widespread - critical attention needs to be paid on how institutions, businesses, and individuals coexist, negotiate and construct meaning out of AI errors.
In our research we use the term ‘the human error of AI’ as an umbrella concept to shed light on different aspects of algorithmic fallacy when it comes to human profiling:
Bias – AI systems are human made and will always be shaped by the cultural values and beliefs of the humans and societies that created them.
Inaccuracy – AI systems process data. Yet the data processed by algorithms is often the product of everyday human practices, which are messy, contradictory and taken out of context, hence algorithmic predictions are filled with inaccuracies, partial truths, and misrepresentations.
Un-accountability – AI systems lead to specific predictions that are often unexplainable, and unaccountable. How can we trust or challenge their decisions if we cannot explain or verify them?
» Per approfondire ‘
The Human Error Project’
Restiamo in tema: superintelligenza artificiale. Mito o possibile realtà?
Ultimi spunti da ascoltare, osservare o leggere:
🎧 ‘Se domani non torno’ di Silvia Boccardi e Camilla Ferrario (Will Media)
📌 Inchiesta su ‘Quello che i giornalisti non dicono’ di Alice Facchini (IRPI Media)
🎧 ‘Puntino’ di Elena Rebaudengo e Valentina Ziliani (Superpunto: UX content studio) - c’è anche la newsletter apposita »
!📌 Inchiesta su ‘Hamas e la violenza sessuale come arma di guerra’ di Alice Facchini (Valigia Blu)
Pelle Atopica torna tra un mese (circa)!
Intanto grazie per esserci, spero di aver risvegliato dei pruriti condivisi.
Se vuoi, scrivimi un commento qui o su pelle.atopica@gmail.com :)
Grazie, ci ha fatto venire la pelle d'oca trovare puntino tra i tuoi spunti!